lunedì 31 gennaio 2011

In bianco e nero

Le foto in bianco e nero al giorno d’oggi non hanno perso il loro grande fascino... Sebbene i colori donino autenticità, vita ad un immagine perché conservano nelle loro variazioni nella loro luce o oscurità emozioni sempre diverse e sorprendenti…le foto in bianco e nero non sono certo da meno portano con se ricordi, assonanze magiche del presente ma anche del futuro….la cosa che ora più mi affascina e che vorrei capire è come avviene la scelta ….perché alcune foto sembrano davvero nate per essere guardate in bianco e nero altre invece senza i loro bellissimi colori perderebbero parte del loro significato….


L’altro giorno ho preso la vecchia foto di un fiore rosa, l’avevo scattata tempo fa, la luce al momento dello scatto era artificiale, non delle migliori e il fiore in quella foto appariva insignificante, quasi finto…..la trasformazione in bianco e nero mi ha sorpresa il fiore aveva acquistato una vaga bellezza che prima non possedeva.

Allora ho preso un'altra foto, un paesaggio verde, una torre antica ricoperta d’edera, fiori colorati accarezzati dal sole….. e ho effettuato la stessa trasformazione…ma in bianco e nero sembrava aver perso parte della sua vita….il paesaggio era diventato spento aveva perso la sua brillantezza la sua vivacità.




Il mio è solo un esempio, ovviamente non penso che le foto in bianco e nero siano un’alternativa agli errori dei fotografi…..anzi io sono convinta del fatto che alcune foto, alcuni attimi della vita vengano immortalati proprio per essere guardati in bianco e nero perché solo in bianco e nero possono regalare un emozione autentica e universale.


Un mio tentativo di catturare l'essenza dell'autunno in bianco e nero:


E questo paesaggio, la foto non è granché ma l'effetto che fa il passaggio dalla foto a colori a quella in bianco e nero mi piace tantissimo, la profondità sembra accentuata, la stradina che si perde in lontananza assume un che di misterioso mentre i tronchi neri degli alberi sembrano allungarsi per inghiottire la luce.

mercoledì 26 gennaio 2011

Il tuo passo mi farà uscire dalla tana come una musica...

"Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome NON ESISTONO MERCATI DI AMICI, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!" [...] Ma se tu mi addomestichi la mia vita,sarà come illuminata. Conoscerò  il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno NASCONDERE SOTTO TERRA. Il tuo, mi farà USCIRE dalla TANA, come una MUSICA.

Antoine de Saint-Exupéry



domenica 23 gennaio 2011

I Love Peanuts :-)

Anno nuovo vita nuova? in cuor mio spero sempre che sia così con la mia bella valigiona di buoni propositi che abitualmente perdo strada facendo, sempre così pesante quella valigia forse perché scelgo mete sempre più irraggiungibili? forse, la realtà è che la vita non è mai come noi c'è l'aspettiamo e i nostri desideri possono anche trasformarsi in un bluff e svanire nel nulla. Ma quest'anno non ci ho pensato più di tanto, la valigia è vuota (o forse colma di delusione?) spero tanto di poterla riempire man mano. 

E per la serie: "quel che si fa quando non si ha niente di meglio da fare" =) (e soprattutto quando non si hanno particolari doti artistiche)  ....ecco il portapenne che ho dipinto a mano un omaggio ai personaggi del mitico Schulz....aih ...spero che non si stia rivoltando nella tomba ;-)

giovedì 20 gennaio 2011

Dietro la maschera


Dietro la maschera, ho guardato ieri per la prima volta questo film di Peter Bogdanovich uscito negli anni 80, un piccolo capolavoro che narra di storia realmente accaduta, terribilmente commovente di una tenerezza e di una realtà agghiaccianti un film che ci invita a riflettere sulla superficialità dell'uomo e che in un certo senso almeno secondo me ci insegna il modo giusto per vivere ovvero rispettando noi stessi, gli altri e la vita che è una sola unica e preziosa per tutti.

La recensione di yahoo cinema:

Se l' inverno dicesse: "Ho nel cuore la primavera" chi gli crederebbe?


Bellissima e anche un po' amara questa frase di Khalil Gibran, frase che sento mia in qualche modo, io che sono un po' come l'inverno chiusa nei miei freddi silenzi, quei sentimenti che nessuno riesce a cogliere quando li esprimo finiscono per cadere nell'incredulità.
Così quando l'ho letta ho pensato di inserirla nel titolo del mio blog..così perché mi andava.



Aggiungo una piccola simpatica nota che ho trovato sui bucaneve :-) :
"Una leggenda racconta che Adamo ed Eva, cacciati dal Paradiso Terrestre, furono mandati in un luogo gelido e buio, dove era sempre inverno. Eva fu presa dallo sconforto e dal rimpianto, così un angelo, spinto dalla compassione, prese un pugno di fiocchi di neve, vi soffiò e fece sì che si trasformassero in boccioli appena toccato il suolo. Eva, alla vista dei bucaneve, si rianimò, e perciò questi fiori sono il simbolo della speranza."